L’uomo con una gamba sola

Par Magazine Avventista


Non c’è nulla che possa fermare Sam Oivo dal condividere Gesù in Papua Nuova Guinea.


“Allora, Sam, come hai perso la gamba? È stato un incidente?”.

“Beh, non proprio”, risponde Sam.

Per capire come Sam ha perso la gamba, dobbiamo conoscere meglio l’incredibile storia di Sam.

Sam Oivo è nato in Papua Nuova Guinea il 10 maggio 1976. È cresciuto in una famiglia in difficoltà economiche. Viveva in un quartiere dove droga, estorsione, prostituzione e furti erano comuni. Così, in tenera età, ha iniziato a bere alcolici, a fare uso di droghe e a passare la maggior parte del tempo per strada. 

A 15 anni Sam si unì a una banda. I suoi nuovi amici ebbero una grande influenza su di lui. Iniziò a rubare e a vendere ciò che rubava. Il suo obiettivo nella vita era quello di passare ancora più tempo in attività criminali. Ha sperimentato tutto ciò che è associato alla vita di una banda, come il coinvolgimento nella droga e nella violenza. Tutti questi comportamenti negativi hanno causato molti problemi a lui e alla sua famiglia. La moglie e altri membri della famiglia di Sam lo incoraggiavano a frequentare la chiesa, ma lui non era interessato. La chiesa non faceva per lui, diceva.


Una vita stravolta in un istante

Il 19 maggio 1995, la polizia, che stava cercando di fermare le sue attività criminali, sparò a Sam alla gamba destra. Sam finì per perdere la gamba e ne fu devastato. Si rese conto che se fosse morto, non sarebbe stato pronto a incontrare il suo Creatore. Iniziò quindi a riflettere più seriamente sulla sua vita e decise di cambiare. Non era però sicuro di come avrebbe fatto e di chi avrebbe potuto aiutarlo. Nessuno sapeva cosa stesse pensando, nemmeno sua moglie. Solo Dio lo sapeva. 

Sam andò a trascorrere una settimana con altri giovani che facevano festa, bevevano alcol e fumavano pesantemente. Alle 3 del mattino del primo giorno era ubriaco e ascoltava musica pop con le cuffie. 

Nel bel mezzo della playlist, Sam fu colpito dal testo di un canto: “Jesus, take the wheel / Take it from my hands / ’Cause I can’t do this on my own” (Gesù, prendi il volante / Prendilo dalle mie mani / Perché non posso farcela da solo). * 

Il canto racconta la storia di una giovane madre che, dopo aver urtato una lastra di ghiaccio nero sulla strada, si affida a Cristo mentre straordinariamente riesce a fermarsi in sicurezza. Queste parole hanno toccato Sam che, con le lacrime agli occhi, si è alzato e ha lasciato il gruppo. Il ritornello di “Jesus, Take the Wheel” continuava a risuonare nelle sue orecchie e lo portò alla conversione. Tuttavia, non lo disse a nessuno. 


Ascoltare lo Spirito Santo

Il venerdì successivo una voce continuava a dire a Sam: “Vai in chiesa domani”. Così il sabato mattina si alzò e, per evitare che sua moglie sapesse dove stava andando, uscì per andare in chiesa vestito come al solito. Ma prima di arrivare in chiesa, si cambiò con gli abiti del sabato. Prima di tornare a casa, si cambiò di nuovo con i suoi abiti normali. Quel sabato era il 25 novembre 2013. 

Quando la moglie di Sam scoprì che aveva accettato Gesù, che stava cambiando strada e che stava andando in chiesa, ne fu molto felice. 

Sam è stato battezzato il 19 aprile 2014, diventando membro della chiesa avventista di Popondetta. 

Alla fine, Sam è diventato missionario e nel 2024 si è occupato di dirigere una chiesa appena organizzata a Popondetta. Attualmente Sam sta seguendo un corso di formazione presso la Omaura School of Ministry nelle Highlands orientali per prepararsi a svolgere un ulteriore ministero.

Sam dice di essere “così grato di essere vivo e di vivere in libertà”. Molti dei suoi ex amici sono morti e altri stanno scontando lunghe pene detentive. Ma la buona notizia è che, grazie alla testimonianza di Sam, anche molti dei suoi ex amici hanno accettato Gesù, hanno cambiato i loro comportamenti, sono stati battezzati e si sono uniti alla chiesa avventista. 


Un testimone di Gesù

Sam è un cristiano molto rispettato, e anche i membri della banda che non hanno accettato Gesù lo rispettano ancora; la sua parola ha molto peso per loro. Per questo motivo, era giusto che Sam fosse nominato capo della sicurezza per gli incontri evangelistici a Popondetta. 

A parte alcuni spari sentiti in fondo alla folla una sera, non sono sorti problemi durante gli incontri. La sera in cui fu lanciato l’appello ad accettare Cristo come Salvatore, un membro della banda disse ai suoi compagni: “Non so cosa farete voi, ma io mi faccio avanti per accettare Cristo”. I suoi compagni risposero: “Veniamo con te”.

L’ultima sera del programma, Don Fehlberg, ex pastore della zona, che stava predicando a Popondetta, ha incontrato un uomo di nome Ronnie. 

Ronnie ha raccontato a Fehlberg di essere stato battezzato durante le riunioni. Ha riferito di aver avuto una vita piuttosto difficile e poi, indicando Sam, ha detto: “Ero con lui”. Fehlberg, che aveva già sentito la storia di Sam, disse a Ronnie che aveva capito. 

Ora Sam e Ronnie hanno fatto squadra, lavorando per portare altre anime a Gesù. Fehlberg ritiene che siano una squadra potente sotto la benedizione dello Spirito Santo. 

“Guardando indietro, sono estremamente grato alla mia famiglia avventista”, dichiara Sam. “Erano disposti a essere diversi, a vivere secondo i principi della Bibbia. Ho imparato a rispettarli più di quanto abbia mai rispettato chiunque altro nella banda”. 

“E più di tutto, sono grato a Dio per avermi insegnato il modo migliore di vivere. […] Anche se sono una persona disabile [Sam cammina con le stampelle], so che Dio mi aiuterà comunque”. 

Non solo il Signore ha aiutato Sam a cambiare le sue abitudini e a vivere una vita volta a glorificare Gesù, ma si sta servendo di lui in modo potente per condurre le persone a Gesù. Sam ha preparato 95 persone al battesimo durante gli incontri per Cristo in Papua Nuova Guinea!

Sam conclude: “Possa questa storia benedire e incoraggiare altri come me. Non importa quanto tu stia male, Dio ti ama e si preoccupa per te”.


*Carrie Underwood, “Jesus, Take the Wheel”, 2005.


Di Don Fehlberg

Fonte: https://adventistreview.org/profile/the-man-with-one-leg/

Traduzione: Tiziana Calà

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